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venerdì 12 novembre 2010

Andra bene questo cappotto?

Appena tutti sapranno che un sistema a cappotto deve avere la Marcatura CE solo chi cerca il minor prezzo e la minor qualità sceglierà un cappotto non ETAG 004.

 L’ EOTA, l’ European Organisation for Tecnical Approval, è l’organismo che riunisce gli Istituti impegnati prima nella definizione delle Guide Tecniche di cui la ETAG 004 fa parte, poi nel rilascio degli ETA (www.eota.be per maggiori informazioni e dettagli).
Nel 2001 la Commissione Europea ha approvato la ETAG 004, cioè la Guida Tecnica per il rilascio degli ETA (European Technical Approval) agli ETICS (External Thermal Insulation Composite Systems), cioè ai "sistemi a cappotto".

Il rilascio di un ETA è il primo passo di una procedura più complessa il cui esito finale è l’apposizione della Marcatura CE (obbligatoria ai sensi della Direttiva Europea Prodotti da Costruzione 89/106/EEC1 per mettere sul mercato europeo alcuni prodotti da costruzione). Essa è soltanto un simbolo di conformità rispetto a determinate specificazioni tecniche assunte a riferimento comune in sede europea.

Che cosa è un ETA? L’"Europea Tecnica Approvazione", o meglio il Benestare Tecnico Europeo, l’ETA è a tutti gli effetti una specifica europea con valore di norma per il singolo prodotto; è una valutazione tecnica positiva di idoneità all’impiego per l’utilizzo di un prodotto da costruzione di uno specifico produttore per un determinato utilizzo previsto.
Ogni kit di sistema composito di isolamento termico esterno avrà la propria “specificazione”, quindi, supposti 100 kit di ETICS, cioè 100 sistemi a cappotto, si avranno (a regime) 100 ETA, sostanzialmente diversi. Un ETA ha una validità di 5 anni e contiene tutti i riferimenti prestazionali e le caratteristiche che quel dato sistema e i suoi componenti devono rispettare, ma contiene anche le precise indicazioni sul modo con cui l’azienda controlla tali specifiche, oltre che sulla progettazione e la messa in opera del sistema.
Il produttore che richiede l’ETA per un sistema in realtà produce un kit di componenti (e acquista da fornitori esterni quelli che non produce in prima persona), ma li immette sul mercato perché siano assemblati in uno specifico sistema, del quale, attraverso il programma di prove che porta all’ETA, si sono verificate tutte le principali caratteristiche e prestazioni.
Una volta ottenuto il rilascio dell’ETA, il secondo passo per il produttore è quello di ottenere l’Attestazione di Conformità del proprio “prodotto” (ETICS) al proprio ETA. Si potrebbe pensare che si tratti di una procedura semplice poiché l’ETA è stato scritto proprio “a pennello” per quel dato sistema e la conformità potrebbe essere considerata quasi automatica, ma in realtà il Factory Production Control o FPC verifica la capacità del produttore di garantire nel tempo tale conformità.

L’ultimo passo è la predisposizione da parte del produttore della Marcatura CE, cioè far stampare le etichette con il simbolo CE da apporre sul prodotto e contenenti, oltre al simbolo, una serie di indicazioni relative al prodotto stesso. E’ di nuovo l’ETA che regolamenta il contenuto dell’etichetta così come le modalità della sua apposizione.
A questo punto il produttore è “in regola” e, con l’apposizione della Marcatura CE e la redazione di una dichiarazione di conformità, è formalmente autorizzato a immettere il proprio sistema nel mercato europeo, Italia compresa.
Tra le prime aziende ad arrivare al rilascio di un ETA: la Röfix S.p.A. di Parcines (BZ) con l’ETA 04/0037 e la Mapei S.p.A. di Milano con l’ETA 04/0061. Presto anche altre tre aziende.
Perché così tardi? Nel maggio 2003 è scattato l’obbligo di marcatura CE per i sistemi compositi di isolamento termico esterno, ma nonostante l’obbligatorietà le aziende hanno mediamente assunto un atteggiamento di attesa e sono rimaste a vedere come si muoveva la concorrenza. Adesso che le prime aziende si possono presentare esibendo la marcatura CE, diventerà problematico proporsi sul mercato senza di essa.

Ricordo a titolo di esempio che anche i tasselli devono corrispondere alle prescrizioni delle normative: i tasselli devono essere idonei al supporto e fare riferimento alle categorie d’uso elencate nella norma di produzione.
Le categorie d’uso secondo l’Etag 014 definiscono i campi di impiego del tassello in relazione ai vari tipi di supporto.

(Articolo tratto da espertocasaclima)

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